Camminata Zen
Con questo post imparerai… che anche a casa puoi camminare ottenendo molti più benefici con la Meditazione Camminata.                                                                    

Tutti dicono che bisogna camminare, e allora facciamolo in modo meditativo. Come? Con la Meditazione Camminata. Viviamo costantemente nella frenesia della corsa e della fretta dando per scontato ogni singolo secondo e ogni singolo evento che facciamo e che ci capita nella vita. E’ scontato camminare, è scontato mangiare un cibo, è scontato dormire. E’ un luogo comune dire che ci accorgiamo delle fortune che abbiamo solo quando ci vengono a mancare, e allora perché non ce ne accorgiamo prima?

IL SEGRETO PER SENTIRSI MEGLIO
OshoIl segreto è l’essere centrati in se stessi, in ascolto con il proprio corpo e con la propria anima. Il segreto è sviluppare i sensi cercando di deautomatizzare la nostra quotidianità. Una volta ascoltai Osho suggerire ad un fumatore incallito di scompattare il gesto del fumare:

“Devi seguire queste istruzioni: quando tiri fuori il pacchetto dalla tasca, d’ora in poi fallo piano piano. Goditi questo momento, tanto non c’è fretta. Sii cosciente, attento, sensibile a quello che stai facendo. Estrai il pacchetto lentamente dalla tasca, con piena consapevolezza. Poi tira fuori una sigaretta dal pacchetto, piano, piano, ancora con totale consapevolezza, non nel solito modo frettoloso, meccanico, inconscio. Quindi tamburella la sigaretta sul pacchetto, sempre con estrema attenzione. Ascoltane il ritmo, gustati il profumo della sigaretta, il suo aroma, la sua bellezza. Quindi portati la sigaretta alla bocca con consapevolezza totale, accendila sempre con grande consapevolezza, goditi ogni più piccolo gesto di questa operazione, anzi dividilo in quanti più gesti possibile, in modo da poter diventare sempre più attento e consapevole. Poi tira la prima boccata, poi esala il fumo, rilassati, osserva le spire che escono dalla tua bocca, fa un altro tiro e continua a muoverti molto lentamente”.

MEDITAZIONE CAMMINATA CHE FA BENE ALLA SALUTE E ALL’ANIMA
Durante il mio percorso nella meditazione tantrica ho avuto la fortuna di mettermi alla prova in una meditazione particolare. Durante un corso del Tantralife la mia insegnante portò tutti noi partecipanti a fare una passeggiata all’alba: erano le 6 di mattina di una freddissima giornata di marzo e uscimmo dal centro di meditazione per fare una camminata nel parco. Mi sembrava una azione anche un po’ banale, sempliciotta, e invece si trattava della potentissima Meditazione Camminata.
Percorremmo non più di sette-ottocentro metri, credo, forse anche meno, ma impiegammo quasi un’ora. Tutti in fila, ogni passo era lentissimo, perché l’obiettivo non era camminare e basta ma aprire i sensi, guardare il paesaggio, i fiori, le oche, le galline già sveglie, i gatti sonnecchianti. E dovevamo respirare l’aria, farla entrare nei polmoni, lasciare che ripulisse il nostro interno. E dovevamo annusare i profumi della mattina, quell’odore intenso delle prime ore del giorno quando il sole sta cominciando a dispensare il suo calore. E dovevamo farci coccolare dal freddo sul viso.
Ovviamente “dovevamo” nell’accezione positiva di “lasciarsi andare” e non in quella negativa di obbligo. Un’esperienza fantastica.

MEDITAZIONE CAMMINATA: I BENEFICI E COME PRATICARLA ANCHE IN CASA
Qualche anno dopo quella giornata, stavo tornando dal mio ufficio quando ebbi il pensiero di sperimentare un’esperienza ancora più forte. L’idea iniziale era di vivere una giornata senza occhiali da vista, ma la sensazione di nausea arrivò puntuale. Chiudendo gli occhi, però, mi venne l’idea di provare a fare una meditazione camminata zen con gli occhi chiusi. La vista è il senso più potente, quello che assorbe quasi tutte le sensazioni: provate a fare l’amore con gli occhi e la luce accesa oppure con gli occhi chiusi, bendati o completamente al buio. 

La Meditazione della Camminata Zen si può fare all’esterno, magari in un ambienteprotetto in cui potete dedicarvi completamente a voi stessi. Per la verità, l’obiettivo della Meditazione è quello di centrarsi ascoltando i vari pensieri che ci entrano nella testa per spogliarli della loro tensione. Quindi fare una Camminata Zen in una via affollata e sentire i vari pensieri (“Mi prendono per pazzo”, “Mi stanno guardando tutti”, “Ma chi me lo fa fare”…) può essere anche più positivo.
In alternativa, si può fare in casa, io faccio così: in una camera di casa e ho messo delle file di cuscini per terra a farmi da “guard-rail” in modo che al loro tocco capissi che stavo andando fuori strada. 

  • Ho aperto le finestre e fatto passare l’aria, la luce naturale e i rumori esterni. I rumori esterni sono fondamentali. Era anche l’ora di pranzo, tra l’altro. Quindi ho chiuso gli occhi (io non ho messo la benda ma tu puoi fare come vuoi) e ho iniziato a camminare, lentamente… passo… dopo… passo… dopo… passo… da un estremo all’altro, per poi girarmi… lentamente… e ripartire… piede sinistro… piede destro… e così via.
  • Le spie negative iniziali erano le solite: “Ma perché devi perdere tempo così?”, “A che serve questa buffonata?”, “Signor meditatore, vuoi diventare il meditatore più figo del mondo?”, “Che dici se brevettiamo questa camminata?”, “Pensa se ti vedessero i vicini di casa…”, “Cosa speri di ottenere con questa cosa?”, “Ok, ho fame, sto morendo di fame, cosa mangiamo a pranzo?” e così via. Non dargli retta.
  • Segui il respiro, è fondamentale. Devi sentirlo con il corpo e con l’orecchio: prima sale, poi scende, ancora sale, poi scende di nuovo. E’ il respiro che ti tiene nel presente e impedisce alla mente di andare per fatti suoi. Piano piano, passo dopo passo, ho cominciato a sentire i rumori delle pentole, delle auto in fila, dell’aereo in transito, l’aria sulla pelle, il calore del sole sulle mani, i profumi dei cibi in preparazione, il freddo sotto i piedi. Con la mano avevo quasi la sensazione di poter toccare l’aria…
  • Quando ho riaperto gli occhi i colori erano più vivi ed io mi sentivo molto più calmo, tutto sembrava molto più calmo, come se il mondo si muovesse al rallenty. Una pulizia dalla fretta e dallo stress. E’ la sensazione dei sensi.