La Regola d'Oro della Scrittura
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Con questo post puoi… imparare a scrivere bene con la regola d’oro della scrittura: ogni parola e ogni concetto che userai in un testo dovrà essere studiata a dovere…                 

Ti è mai successo di leggere un testo e dire “e quindi?”. A me è successo tantissime volte, specie in molti manuali di auto-aiuto dove il titolo e la quarta di copertina ti promettono chissà quali soluzioni e poi, una volta finito il libro, ti ritrovi con una serie di frasi fatte, concetti ormai scontati e senza che abbia davvero imparato nulla. Una delle volte in cui sono rimasto maggiormente deluso è stato con un libro di psicologia che mi incuriosiva tantissimo: lo lessi tutto d’un fiato e più o meno il mio stato d’animo passò da “Ecco il libro giusto per capirne di più” in “ma che boiata! Soldi buttati”.

Questa cosa, però, non capita solo con i libri o i manuali. Accade anche con i giornali, i video su youtube, i documentari in tv e con, ovviamente, quasi tutti i siti di informazione su internet. Ovvio che se cercate il clickbait questo articolo non vi interessa (il contenuto è inutile, ciò che conta è il titolo che deve fare fesso il lettore spingendolo a cliccare per guadagnare con il banner), ma se volete crearvi una reputazione come scrittori o giornalisti, allora dovete prestare molta attenzione a questo articolo per imparare a scrivere bene grazie alla regola d’oro della scrittura.

 

IMPARARE A SCRIVERE BENE: GLI ERRORI PIU’ COMUNI
Non è importante che sia un articolo per una rivista o per un sito, un post sui social o il tema a scuola, scrivere un testo è un’azione quasi sacra, perché state impiegando il tempo di chi vi legge ecco perché quello che scrivi deve essere utile. E’ questa la regola d’oro della scrittura. Quindi non potete fregarlo. Per questo è importante imparare a scrivere bene. Ecco quali sono gli errori più comuni che vengono commessi da chi scrive un articolo, un post o un libro:

  • Dare per scontato che il lettore non sia molto intelligente e che, in fin dei conti, si beve di pe: l’importante è che abbia cliccato/comprato il giornale
  • Accennare troppo i concetti solo per mettere curiosità in modo da spingere il lettore ad iscriversi a corsi pagati profumatamente: ok il “call-to-action” ma senza esagerare
  • Non avere una vera e propria traccia da seguire finendo per scrivere ciò che viene in testa seguendo un flusso informativo tutto personale che porta a perdere il filo logico del discorso
  • Si scrive di un argomento di cui non si ha una vera conoscenza ma solo qualche informazione qua e là tanto l’importante è il risultato (ovvero il primo punto).

 

COSA PORTA UN TESTO CON INFORMAZIONI ACCENNATE?
La regola d’oro della scrittura è che ciò che scrivi deve essere utile. Quindi la domanda numero 1 dell’autore dovrebbe essere: per quale motivo sto per scrivere questo testo? Le risposte sono essenzialmente due: 

  • per condividere una informazione che ho appreso con l’esperienza e con gli studi > fare del bene al lettore
  • per spingere il lettore a cliccare sull’articolo/a comprare il giornale > fare del bene a me stesso

E’ chiaro che l’obiettivo dell’autore debba essere la prima risposta. Dunque, quando si scrive un testo bisogna avere in mente cosa può apprendere il lettore da quel testo. Purtroppo spesso gli autori tendono a scrivere per guadagnare (è giusto guadagnare con il proprio lavoro, nessuno lavora gratis) volendo però fregare il prossimo più che aiutarlo, ignorando che se si dà qualcosa poi si ottiene molto di più. Già, perché ecco cosa si ottiene scrivendo un bel titolo acchiappaclick (o capace di spingere all’acquisto) che poi non contiene nulla:

  • Si perde credibilità: indovinate cosa ho fatto dopo aver letto quel testo di psicologia? Ho frequentato un corso oppure ho segnato bene il nome dell’autore per evitare di farmi fregare di nuovo in futuro? Cosa ha ottenuto quel tizio? Ok, ha guadagnato una percentuale sulla vendita di una copia del suo libro, ma ha perso un potenziale partecipante a un suo seminario
  • Confonde il lettore: chi legge un testo decide di impiegare il suo tempo per apprendere delle informazioni, ma alla fine si troverà con notizie contrastanti
  • Lo irrita: se questi acquista una rivista perché attirato da un titolo in copertina e poi leggendo il giornale non trova ciò che cerca/pensava di trovare, la prossima volta non si farà fregare e non acquisterà di nuovo la rivista/cliccherà su quel sito
  • Si banalizza la propria professionalità: cosa dovrebbe fare un autore? Raccogliere tutte le informazioni e poi scrivere un testo esprimendole nel modo più chiaro possibile. Spesso, invece, troviamo degli arruffati copia-incolla, troppi tecnicismi che capisce solo chi scrive, o poche informazioni tra l’altro già sentite. Questo rende l’autore un semplice passacarte, un impiegato della comunicazione e nulla più.

 

Nella prossima pagina ti mostro come applicare la Regola d’oro della scrittura.

 

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